12 Ottobre 2022

Caro bollette: la guida per evitare prezzi gonfiati

Le voci da tenere d’occhio nelle bollette in base al Codice di condotta commerciale

Con il Codice di condotta commerciale, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera) ha definito gli obblighi a carico dei venditori in base ai quali è possibile individuare un vademecum dei tasselli obbligatori per sventare modifiche non richieste o aumenti non esplicitati.

Attenzione, innanzitutto, alle modifiche unilaterali del contratto da parte del fornitore di luce e gas: fino ad aprile 2023 il fornitore non potrà modificare, senza il consenso del consumatore, le clausole contrattuali riguardanti il prezzo, pena la sospensione dell’efficacia delle stesse. Non solo. Sono inefficaci i preavvisi comunicati prima della data di entrata in vigore del decreto eccezion fatta per le modifiche contrattuali già perfezionate.

Veniamo al prezzo della fornitura. Questo deve essere indicato al netto delle imposte fatta salva la possibilità di fornire un importo complessivo in ragione della struttura dell’offerta, specificando in tal caso che la cifra includa anche le tasse. Anche i costi collegati ai consumi devono essere puntualmente quantificati. Se, per esempio, i corrispettivi sono dovuti in proporzione al consumo di energia elettrica o gas ed eventualmente differenziati per fasce di consumo o scaglioni, l’esborso va indicato esclusivamente in euro per kilowattora e per standard metro cubo.

Se vengono fornite informazioni relative alla stima della spesa complessiva associata ai prezzi di fornitura del servizio ai clienti domestici o non domestici, sia in fase precontrattuale sia in fase contrattuale, nel calcolo della spesa complessiva devono rientrare anche gli eventuali sconti applicati automaticamente in virtù dell’adesione all’offerta.

A partire da gennaio 2023, gli operatori sul mercato libero dovranno discriminare la voce di spesa “oneri di sistema” al fine di incrementare la trasparenza delle voci sull’esborso della bolletta.